Giovedì 4 aprile ha inaugurato nelle due sedi Cellar Contemporary e Studio d'Arte Raffaelli la mostra che vede protagonisti gli artisti Andrew Gilbert, Jarmila Mitríková & Dávid Demjanovič e Umar Rashid (Frohawk Two Feathers)
Umar Rashid e Davide Raffaelli
Per la prima volta tre artisti, per la prima volta due sedi: "The Fate of Empires" è una mostra colossale, a partire dalla tematica da cui gli artisti sono partiti per realizzare le opere esposte.
Si tratta della "reinvenzione della storia", tracciando un ipotetico “Destino” per tutti gli imperi e i regimi totalitari che della grande storia hanno fatto parte, molto spesso tralasciando le vicende “minori” - legate alle popolazioni colonizzate nel caso di Andrew Gilbert, alla gente di colore nel caso di Umar Rashid e ai comportamenti delle masse nel caso di Mitríková & Dávid Demjanovič. Un punto di vista nuovo e fresco che mette in dialogo le gallerie Cellar Contemporary e Studio d’Arte Raffaelli.
Umar Rashid con Walter Gasperoni, Giordano e Davide Raffaelli
Da Cellar Contemporary presentiamo un’ouverture su cui troneggia il grande fungo atomico “God of War”, lightbox del duo Mitríková & Demjanovič, le cui variazioni cromatiche portano immediatamente in oriente, all’ombra dei regimi totalitari comunisti che hanno mosso le folle in un mix di tradizioni e religioni.
Scendendo le scale si trovano le opere di Andrew Gilbert che affrontano il tema della propaganda di guerra; un preludio a tutte le battaglie a cui l’artista si ispira. Umar Rashid ha invece realizzato per Cellar Contemporary una serie di riproduzioni dipinte a mano su legno delle opere che si trovano allo Studio d’Arte Raffaelli: è “La Leggenda di Dolomiti”, un eroico combattente di montagna che fronteggerà le aspre terre dell’ex Impero Asburgico contro il suo antagonista per riscattare il suo amore rapito.
La serie di sei opere troneggia nella sala principale dello Studio d’Arte Raffaelli, accompagnata da una scultura site-specific di Andrew Gilbert e da una serie di ceramiche di Mitríková & Demjanovič. La campagna d’Abissinia, che vide protagonisti anche soldati italiani, è il focus principale dei lavori di Gilbert, mentre maschere rituali, contrasti tra l’irruzione della contemporaneità e il mondo rurale dell’est Europa sono il filo conduttore di tutte le pirografie su legno del duo slovacco, che di tradizionale recupera anche la tecnica artistica.
Umar Rashid e Camilla Nacci
Andrew Gilbert con Veit Loers, Patrizia, Giordano e Virginia Raffaelli
Patricia Talacko, Davide Raffaelli, Andrew Gilbert e David Aaron Angeli
L'artista Umar Rashid, cantante rapper, ha eseguito durante l'inaugurazione un breve live in galleria prima di salutare gli ospiti.
"The Fate of Empires" è una mostra complessa, ricca di rimandi e riferimenti fra i tre artisti, legati da una profonda stima e conoscenza virtuale, e che si sono incontrati per la prima volta a Trento.
La mostra proseguirà nelle due sedi fino al 30 settembre 2019.