AQUITRINUS, PER UNA NUOVA IDEA DI BESTIARIO

Le 88 bestie di Denis Riva e Marco Taddei prendono vita nell'inedita pubblicazione edita da "Le serpi in tasca"





Avete mai sentito parlare del Moralista, del Nevrotico, di Sigfrido il Forzuto o della Dea Bianca? Potete trovarli dentro a una sobria copertina nera di morbida tela che di queste creature (o meglio, di queste bestie) ne contiene ben 88!




Si tratta di “Aquitrinus”, nuovissimo libro scritto da Marco Taddei, con le splendide (quanto inquietanti) tavole di Denis Riva, in arte Deriva.





L’opera trae ispirazione dai bestiari medievali, sontuosi volumi in cui venivano descritte, con parole e miniature, creature reali o meno. Accanto a un leone e a un’aquila si potevano trovare una sirena o un unicorno, e tale è lo spirito che anima anche questo libro.





Ci sono mostri di ogni genere, e non sempre sono quello che ci aspetteremmo di vedere, ma tutti sono caratterizzati da una storia personale, e proprio per questo il libro è stato definito come “un bestiario di storie”.





Il titolo “Aquitrinus” è un omaggio all’artista Deriva, che predilige le tempere e gli acquerelli e che dell’acqua ha fatto soggetto di molte delle sue opere (ad esempio la serie “Laghi di carta”).





Il libro è stato pubblicato grazie ad una campagna di crowdfunding e al sostegno in particolare di APS Oltre di Carrara, di Cellar Contemporary e di Atipografia.





Il libro è il primo di una serie che comprenderà otto libri, ognuno accompagnato dalle tavole di un artista diverso, che potrà modificarne l’atmosfera e i toni rispetto a questo primo volume, ma che dovrà sempre illustrare 88 bestie.





Dunque, che dire? Che l’acquitrino sia con voi!