NEW FOLK

#Artistwor(l)d: Jarmila Mitríková & Dávid Demjanovič raccontano attraverso un takeover le ispirazioni e il processo di realizzazione dei nuovi lavori

Da quando abbiamo iniziato a lavorare insieme – non era programmato, ma in qualche modo è successo – per prima cosa ragioniamo sulle tematiche delle opere: cerchiamo ispirazioni nelle locandine vintage, nell’estetica delle cartoline, nei suvenir, nella pittura naif, delle illustrazioni dei libri antichi e nei libri per bambini.  

Per quanto riguarda le ceramiche, le fonti provengono dai manufatti e dalle sculture tradizionali, ma anche dall’artigianato popolare o dai progetti di restauro amatoriali.

Lavoriamo insieme per creare nuove mitologie e una nuova etnografia. Rappresentiamo il passato studiando fonti storiche che interpretiamo e cambiamo arbitrariamente, unendovi elementi legati al sovrannaturale e al mistico. Attingiamo dalla narrativa poppolare, dall’etnografia, dalle leggende e dai miti, dai detti e dalle dicerie.

Durante il lockdown la nostra vita non è molto cambiata: restiamo a casa, ma in Slovacchia abbiamo la possibilità di recarci nel nostro studio o di fare escursioni in bicicletta nelle foreste nei dintorni di Košice, dove viviamo e lavoriamo.

Nelle opere più recenti, per la prima volta su carta, affrontiamo tematiche legate alla pandemia: ci stiamo immaginando il folklore del futuro con una visione della vita oltre l’epidemia. Igiene e misure anti contagio per il singolo e per la societa; nuovi costumi tradizionali ed etnografia speculativa; giostre e autoscontri per una singola persona; distanziamento sociale; eremitaggio contemporaneo e isolamento; miglioramento del sè; pressioni sociali per continuare a migliorare le proprie competenze e abilità, persino durante un’epidemia; esercizi e fitness domestico; solitudine come nuova normalità, ispirandosi al fenomeno giapponese dell‘hikikomori, in cui persone vivono per anni senza contatti sociali.

Al momento abbiamo una mostra istituzionale in corso alla East Slovak Gallery di Košice, dove è esposta la nostra installazione di ceramica Cremation Ceremony, 2015, che è da poco entrata a far parte della collezione permanente del museo.

Nel 2020 vorremmo continuare a lavorare di più sulla carta e realizzare nuove sculture e oggetti in ceramica che abbiano come tema le superstizioni, le tradizioni, la religione, la spiritualità, il misticismo e le loro interazioni con le ideologie politiche del 20esimo secolo nella nostra attualità geopolitica.