Nelle sue opere è presente una specie di paradosso esistenziale. Nonostante i lunghi tempi di realizzazione e l’aggiunta di strati successivi, l’immagine finale rappresenta una certa freschezza e leggerezza. I dipinti contengono le imperfezioni della mano dell’artista ma raffigurano elementi geometrici obiettivi. Spesso le sue immagini iniziano su un reticolo ma ad un certo punto la spontaneità, la rivolta, la sfida e l’umorismo diventano l’unico modo per proseguire.
Esposizioni:
MATT PHILLIPS, La linea invisibile, Palazzo Conti Martini, Mezzocorona, 2019
© 2024
Cellar Contemporary
by Davide Raffaelli
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